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Se
Port-au-Prince durante il giorno è una città
caotica, con il calar del sole cambia aspetto:
dopo le ventuno, nella maggior parte dei
quartieri, le strade che fino a poco tempo prima
erano piene di folla, appaiono deserte, mentre
nell' aria aleggiano rulli di tamburi, magia e
mistero. E' il momento di chiudersi al sicuro
negli alberghi. Il
Carnevale è sicuramente l’evento
più caratteristico di queste isole. Ogni
angolo delle strade è invaso dai festeggiamenti
tra danze travolgenti a ritmo di musica di ogni
genere, |
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dalla samba al
reggae, dal calypso alla rumba, e maschere e
travestimenti tipici di questo popolo.
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Non si può parlare
di Haiti senza parlare del vudu.
Non si tratta di uno spettacolo folk: il
vudu è la religione degli Haitiani e
viene praticata dal 90% della
popolazione. Questa religione ha origini
antichissime. Si ipotizza infatti che il
vudu nasca dalle religioni animiste
africane basate sull’ adorazione degli
spiriti. Gli schiavi portati ad Haiti
dagli spagnoli dalle coste africane del
Benin, e del Congo portarono con loro
anche le credenze religiose. I riti vudu
praticati ancora oggi, e tollerati, solo
qui ad Haiti anche dalla religione
cattolica (il culto ufficiale
dell’isola), sono la unificazione delle
varie credenze animiste africane e
costituiscono la base del patrimonio
culturale e religioso di Haiti. Al
culmine della cerimonia, fra rulli di
tamburo, canti e danze, avviene la
possessione. Lo spirito protettore si
impadronisce del fedele che entra in
trance. La sua personalità viene
annullata completamente e lo spirito
protettore gli presta la voce, gli
imprime determinati movimenti e agisce
tramite il fedele, per comunicare con
gli astanti. |
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